23 settembre 2007

La Valtellina in bici - III capitolo: da Colico a Morbegno

Riassunto delle puntate precedenti: Il prode Zio, dopo aver costruito nel mese di luglio una bici (la GreenMachine, ora in vers. 1.2) per cicloturismo a partire da un telaio Bianchi "Sport" e averla equipaggiata con le sue fide borse da viaggio, lampade, borsa degli attrezzi, ukulele, acqua e birra (nella borsa frigo) ha deciso di partire per la Valtellina a trovare la sua socia Alice. Il suo percorso parte da Trezzo d'Adda alle 9.00 e riva sulla splendida ciclabile dell'Adda fino a Lecco, all'ora di pranzo. Poscia lungo la provinciale 72 del Lario e giunge, un po' stanco, a Colico alle 16. QUI trovi tutti i post su questo viaggio.

La strada: è stata la più rilassante, perchè era lunga poco più di una ventina di chilometri fino alla mia meta e anche perchè la strada torna piana e alle vostre gambe sembrerà di volare. Dalle rive della punta estrema del lago parte la ciclabile della Valtellina che si inoltra nella valle seguendo il fiume. E' bellissima, tutta asfaltata (e scorrevolissima quando non lo è) con dei pittoreschi cartelli rossi con le biciclettine, che purtoppo non indicano quali paesi tocca (!); ma questo è, alla fine, un pretesto per fermarsi ad un bivio ed aspettare il primo ciclista del posto che passa di lì per domandargli indicazioni. La logistica di questo tratto finisce qui, semplicemente raggiungete da qui il paese di fondovalle che volete.

La parte turistica: a Colico c'è il Forte di Fuentes, roccaforte strategica degli spagnoli. Dalla ciclabile vedrete i mega-paraboloni di TeleSpazio (credo) e, una di quelle cose che adoro, due o tre grosse chiatte in secca, tutte arrugginite. Per il resto si può ammirare i due fianche della valle, orobico e retico e poco più, perchè la strada è un po lontana dal fiume e sembra quasi una qualsiasi stradina di campagna. Morbegno è una bellissima cittadina col centro tutto da girare, piena di bar in cui la gente, in un tiepido pomeriggio d'estate, beveva delle gran birre.

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